Nel periodo precedente la fioritura, l’assorbimento dei nutrienti può essere modesto se non addirittura nullo: l’accrescimento di germogli e foglie avviene, prevalentemente, grazie alle sostanze di riserva accumulate negli organi legnosi durante l’autunno precedente. Le concimazioni primaverili precoci non sono praticamente mai sufficienti nelle prime fasi del ciclo colturale e i trattamenti possono rendersi difficoltosi a causa di non improbabili condizioni meteoriche avverse.
La concimazione in post-raccolta è troppo spesso trascurata ma è proprio in questo periodo che si dovrebbe intervenire. In post-raccolta, infatti, l’accumulo dei nutrienti negli organi di riserva (radici, tronco, legno) è più efficiente. Alla ripresa vegetativa le sostanze così accumulate sono immediatamente disponibili ed utilizzate per la formazione dei germogli in modo da evitare scarso ed irregolare germogliamento che potrebbero determinare fenomeni di alternanza produttiva. Occorre, quindi, prevenire le micro-carenze con un’adeguata concimazione autunnale. Boro e zinco sono i microelementi che giocano un ruolo chiave nella differenziazione delle gemme, sono in grado di contribuire alla loro nutrizione nel periodo autunnale, a favorire la formazione degli organi fiorali e a consentire una pronta ripresa vegetativa ed una migliore fioritura, e conseguente allegagione, a garanzia di una consistente riduzione della cascola.
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