RIDURRE I DANNI DA GELATA.

GELATE TARDIVE E PRECOCI

Anche se si dispone di impianti antibrina è, comunque, consigliabile intervenire sulla pianta per cercare di renderla più reattiva e resistente al calo di temperatura.

Ogni pianta, in quanto organismo vivente, è sensibile al gelo in misura maggiore o minore in funzione della specie e dello stadio fenologico. All’interno della stessa specie lo stadio fenologico è il parametro più importante. La fioritura, in particolare, è lo stadio in cui le piante sono maggiormente sensibili al gelo. Purtroppo è proprio in corrispondenza di questa fase che troppo spesso si verificano gelate tardive, responsabili di riduzioni di resa e di qualità del raccolto e della sopravvivenza delle piante stesse. Tutti gli organismi viventi, in natura, reagiscono agli abbassamenti termici con la produzione di particolari proteine, e amminoacidi, chiamate antigelo.  Alcune piante, a causa delle loro caratteristiche genetiche, possono produrre tutte o parte delle proteine ​​e degli aminoacidi antigelo.

Bisogna quindi essere preparati ad intervenire per tempo ed affrontare efficacemente il fenomeno.

Come difendersi

Gelate tardive. Oltre che con le normali tecniche colturali atte a proteggere le piante dal gelo, si può intervenire, con alcuni giorni di anticipo rispetto all’evento, con CropAID AntiFROST  (500 ml/hl). Le piante dopo l’applicazione di CropAID AntiFROST inizieranno una intensa attività di fotosintesi e con questa inizierà anche la produzione di rusticianina, di acido ossaloacetico, acido piruvico e di numerosi enzimi. Tra questi, la rusticianina è un enzima appartenente alla tipologia delle ferrossidasi. Quando questo enzima viene applicato alle piante, anche in piccole quantità, entrerà immediatamente nelle reazioni biochimiche e sarà direttamente o indirettamente responsabile della produzione di nuove glucoproteine. Le piante che possono produrre queste proteine ​​avranno resistenza al freddo e al gelo.

Le piante produrranno più proteine antigelo (AFP) e più rapidamente, per questo alcune di queste preziose sostanze antigelo sono già contenute nel prodotto.

L’efficacia ottimale si ha con applicazioni ripetute di CropAID AntiFROST iniziate con qualche settimana di anticipo ma il trattamento può essere effettuato fino a 6-12 ore prima del raggiungimento della temperatura critica seppure con efficacia inferiore. Il trattamento va ripetuto per tutto il periodo di gelo con una cadenza almeno settimanale e, se le temperature sono risalite, si consiglia di proseguire con i trattamenti, in modo da effettuarne almeno tre, a cadenza quindicinale per far superare rapidamente lo stress subito dalla pianta. Il prodotto possiede anche una azione nutrizionale e biostimolante sulla crescita.

A completamento della protezione dal freddo e per una più pronta ripresa della pianta dallo stress, in particolare su piante da frutto (pomacee e drupacee in primis) consigliamo l’impiego aggiuntivo di Auxiger LG (0,5-0,7 L/ha) + Alga Mix B Mg (3 L/ha) il giorno precedente il raggiungimento del picco, quindi, a seguire, un trattamento, immediatamente dopo e entro le 24 ore successive alla gelata,  con Auxiger LG (0,5-0,7 L/ha) + Gibrelin (1 L/ha) + Alga Mix B Mg(3 L/ha) per ripristinare l’equilibrio ormonale alterato dallo stress termico. Auxiger LG accelera il metabolismo energetico della pianta che accumula più soluti nel succo cellulare aumentandone la resistenza agli sbalzi termici e fornendole l’energia necessaria  a riprendersi dallo shock.

Nel caso di gelate precoci autunnali si consiglia l’impiego di CropAID AntiFROST  (500 ml/hl) seguito dall’impiego di Alga Mix B Mg (3 L/ha) o del nuovo prodotto EnerGemma (2 kg/ha) formulato ricco di Boro e Zinco che, in autunno, contribuisce alla nutrizione delle gemme dei fruttiferi.

Avvertenze: Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.